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TIRO al BARATTOLO

romni

lo scarto

Ieri sono andato in ospedale per cambiare una medicazione. Sono entrato dal poliambulatorio, così attraversando il giardino avrei fatto meno strada. Pochi passi davanti a me c'erano due donne Rom che facevano lo stesso percorso: camminavano a passo svelto nelle loro gonne sgargianti di colori, i capelli raccolti da una lunga treccia ed in mano dei fagotti.

Incrociano una persona di mezza età che si ferma, mi guarda e poi a vove alta ed alterata mi dice: "Ma a quelle là, non dice niente nesuno? entrano così?". Faccio finta di non sentire e vado avanti. Dopo cinque o seicento metri incontrano una donna che fortemente contrariata urla: "a noi ci fanno un mucchio di storie e loro lì vengono in ospedale a fare i loro comodini!".

Imperterrite le due donne proseguono la loro strada, escono da un altro cancello dell'opedale, probabilmente conoscevano la scorciatoia, io entro nel reparto e mi metto a pensare all'episodio.

Poi il vangelo di quest'oggi:
«Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti»
(Mt 21,43).

A volte abbiamo l'impressione di essere padroni del mondo e riteniamo casa propria quel pezzo di terra che calpestiamo, ma siamo solo in affitto e ci verrà chiesto conto. I frutti del nostro occidente non sono proprio eccelsi, non è detto che coloro che noi scartiamo (per pregiudizio, o a ragion veduta) non diventino i nuovi affittuari.